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MySQL, definito Oracle MySQL, è un Relational database management system (RDBMS), composto da un client con interfaccia a caratteri e un server, entrambi disponibili sia per sistemi Unix come GNU/Linux che per Windows, anche se prevale un suo utilizzo in ambito Unix.

Dal 1996 supporta la maggior parte della sintassi SQL e si prevede in futuro il pieno rispetto dello standard ANSI. Possiede delle interfacce per diversi linguaggi, compreso un driver ODBC, due driver Java, un driver per Mono e .NET ed una libreria per python.

Il codice di MySQL venne sviluppato fin dal 1979 dalla ditta TcX ataconsult, poi rinominata MySQL AB, ma è solo dal 1996 che viene distribuita una versione che supporta SQL, prendendo spunto da un altro prodotto: mSQL. MySQL AB è stata rilevata da Sun Microsystems nel 2008, mentre nel 2010 quest’ultima è stata acquisita da Oracle Corporation.

MySQL svolge il compito di DBMS anche nella piattaforma LAMP, una delle più usate e installate su Internet per lo sviluppo di siti e applicazioni web dinamiche.

Storia

Il codice di MySQL era inizialmente di proprietà della società MySQL AB, veniva però distribuito con la licenza GNU GPL oltre che con una licenza commerciale. Fino alla versione 4.0, una buona parte del codice del client era licenziato con la GNU LGPL e poteva dunque essere utilizzato anche per applicazioni proprietarie. Dalla versione 4.1 in poi, anche il codice del client è distribuito sotto GNU GPL. Esiste peraltro una clausola estensiva che consente l’utilizzo di MySQL con una vasta gamma di licenze libere.

Nel luglio 2007 la società svedese MySQL AB aveva 385 dipendenti in numerosi paesi. I suoi principali introiti provenivano dal supporto agli utilizzatori di MySQL tramite il pacchetto Enterprise, dalla vendita delle licenze commerciali e dall’utilizzo da parte di terzi del marchio MySQL. Il 16 gennaio 2008 Sun Microsystems ha acquistato la società per un miliardo di dollari,[1] stimando il mercato del database in 15 miliardi di dollari.

Il 20 aprile 2009 alla stessa Sun Microsystems è stata proposta l’acquisizione da parte di Oracle per 7,4 miliardi di dollari. L’accordo, approvato dall’antitrust USA, è poi passato al vaglio degli organi corrispondenti dell’Unione Europea, preoccupati dal conflitto di interessi costituito dai database commerciali Oracle rispetto a MySQL. Il padre di MySQL, Michael Widenius, ha lanciato una petizione online per opporsi alla fusione. Nonostante ciò l’Unione Europea ha dato parere favorevole, e l’acquisizione è stata completata il 27 gennaio 2010[2]. Il software MediaWiki, che gestisce i siti del progetto Wikipedia, è basato su database MySQL.

Amministrazione

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce MySQL Manager.

Pagina iniziale di phpMyAdmin

Esistono diversi tipi di MySQL Manager, ovvero di strumenti per l’amministrazione di MySQL. Uno dei programmi più popolari per amministrare i database MySQL è phpMyAdmin (richiede un server web come Apache HTTP Server ed il supporto del linguaggio PHP). Si può utilizzare facilmente tramite un qualsiasi browser.

Alcune offerte di terze parti sono HeidiSQL, SQLYog o Toad for MySQL. In alternativa la stessa MySQL AB offre programmi quali MySQL Administrator (amministrazione del database, degli utenti, operazioni pianificate, carico del server, …) e MySQL Query Browser (esecuzione di svariati tipi di query), MySQL Migration Toolkit per importare da altri DBMS.

Per il disegno e la modellazione di database MySQL esiste MySQL Workbench: integra il disegno, la modellazione, la creazione e l’aggiornamento di database in un unico ambiente di lavoro.

In passato veniva sviluppato anche MySQLcc (MySQL control center), sostituito da MySQL Query Browser.

Sviluppo

Fino a qualche anno fa lo sviluppo del programma era opera soprattutto dei suoi sviluppatori iniziali: David Axmark, Allan Larsson e Michael Widenius. Quest’ultimo era il principale autore del codice – oltre che principale socio della società – e tuttora coordina il progetto, tra l’altro vagliando i contributi che pervengono dai volontari. I contributi vengono accettati a condizione che il loro autore condivida i diritti d’autore con la società. Da luglio 2007 la società impiega un centinaio di sviluppatori a tempo pieno.

Versioni

3.23

La prima versione alfa del ramo 3.23.x è stata rilasciata nel luglio 1999. La prima versione di produzione è del gennaio 2001. Nelle versioni 3.23.x sono stati aggiunti i tipi di tabella MyISAM (che rimpiazza il vecchio Isam), HEAP (ora MEMORY), InnoDB e BDB. Inoltre sono state aggiunte la ricerca fulltext e la replica dei database.

4.0

Nell’ottobre 2001 è stata rilasciata la prima versione alfa del ramo 4.0.x, mentre nel marzo 2003 è entrata in produzione. Le aggiunte più significative sono:

  • una cache per le query
  • le query di tipo UNION
  • DELETE multitabella
  • migliorate le tabelle Merge perché supportino le INSERT e i campi autoincrementanti
  • limitazione delle risorse utilizzabili da ogni singolo utente
  • variabili d’ambiente reimpostabili con il comando SET
  • una libreria per incorporare le funzioni di MySQL in un altro programma

4.1

La prima versione del ramo 4.1.x risale all’aprile 2003, mentre nell’ottobre del 2004 è entrato in produzione. Le aggiunte più significative sono:

  • le Subquery. Queste sono delle query SQL nidificate. Si ha dunque la possibilità di scrivere:
SELECT * FROM tabella1 WHERE  colonna1 = (SELECT colonna1 FROM tabella2)
  • dati geografici memorizzati secondo il modello OpenGIS
  • i Prepared Statements
  • le connessioni SSL/TLS
  • set di caratteri impostabili a livello di database, tabella e colonna; aggiunto il supporto per Unicode (UTF8 e UCS2)
  • commenti a livello di colonna

5.0

Il 22 dicembre 2003 viene rilasciata la prima versione della serie 5.0, che è entrata in produzione il 19 ottobre 2005. Le aggiunte più significative sono:

  • le viste, tabelle virtuali ricavate da una query SQL, aggiornabili quando possibile
  • le stored procedure, un vero e proprio linguaggio di programmazione per interagire con i dati del database. Oltre ai soliti parametri di ricerca e selezione è possibile inserire costrutti [IF … THEN … ELSE], tanto per fare un esempio.
  • i trigger, istruzioni SQL che vengono lanciate automaticamente prima o dopo l’esecuzione di determinate query su determinate tabelle
  • INFORMATION_SCHEMA, un database virtuale che descrive la struttura di tutti gli altri database; inoltre i comandi SHOW, che anch’essi restituiscono informazioni sulla struttura dei database, sono stati potenziati
  • il tipo di dati BIT
  • gestione appropriata del fuso orario (timezone)
  • i tipi di tabella Archive e Federated
  • un’API ben strutturata per sviluppare nuovi tipi di tabelle

5.1

La prima alfa pubblica è uscita il 29 novembre 2005. Le principali nuove caratteristiche sono:

  • il partizionamento delle tabelle
  • un’API per scrivere nuovi parser per le ricerche FULLTEXT
  • gli eventi
  • replica basata sui dati (anziché sulle query)
  • i log possono essere scritti in un database, oltre che nei file di testo
  • supporto per Xpath
  • campi AUTOINCREMENT e varie ottimizzazioni per le tabelle ARCHIVE
  • ClusterDB ora può scrivere i dati su disco, oltre che conservarli nella RAM; supporta inoltre MontaVista
  • ALTER TABLE, CREATE INDEX e DROP INDEX sono molto più performanti

5.2

La versione 5.2 è in fase alfa e le principali novità sono il nuovo storage engine Falcon e il backup online. Sul sito di MySQL è scomparso ogni riferimento alla versione 5.2 e le novità che avrebbe dovuto introdurre sono state pianificate per la versione 6.0.

5.4

Si tratta del primo ramo sviluppato sotto l’egida della Sun – ora Oracle. Non è quindi un caso che questa versione abbia avuto come unico scopo l’ottimizzazione del server su sistemi Solaris e su hardware SPARC, nonché l’ottimizzazione di InnoDB – in particolare della sua configurazione di default, che prima aveva notevoli difetti.

5.5

Una versione di preview, pensata per testare alcune funzionalità prima dell’uscita della versione 6.0 stabile.

5.6

Una versione di preview, pensata per testare alcune funzionalità prima dell’uscita della versione 6.0 stabile.

Tipi tabelle MYSQL (storage engine)

In MySQL una tabella può essere di diversi tipi (o storage engine). Ogni tipo di tabella presenta proprietà e caratteristiche differenti (transazionale o meno, migliori prestazioni, diverse strategie di locking, funzioni particolari, ecc). Esiste poi un’API che si può utilizzare per creare in modo relativamente facile un nuovo tipo di tabella, che poi si può installare senza dover ricompilare o riavviare il server.

Storage Engine ufficiali

I tipi di tabella predefiniti sono:

  • MyISAM
  • InnoDB (transazionale, sviluppata da InnoBase Oy, società ora comprata da Oracle)
  • Memory (una volta si chiamava Heap)
  • Merge
  • NDB, o ClusterDB (introdotta nella 5.0)
  • CSV (introdotta nella 5.1)
  • Federated (introdotta nella 5.0)
  • Archive (introdotta nella 5.0)
  • Blackhole (introdotta nella 5.0)
  • Falcon (transazionale, è ancora in sviluppo)
  • Maria (un “MyISAM a prova di crash”; è ancora in sviluppo)

Storage Engine Obsoleti

  • Isam (non più supportata; era il motore di default prima di essere sostituita da MyISAM)
  • BDB (transazionale, sviluppata da SleepyCat, società ora acquisita da Oracle; dalla versione 5.1.12 non è più presente in MySQL)
  • Gemini (non più supportato e non più compatibile con le API di MySQL da molti anni, una volta era importantissimo in quanto motore transazionale; era prodotto dalla NuSphere, la quale non ha mai rispettato la licenza GPLv2 di MySQL e in tribunale ha tentato di negarne la validità giuridica, salvo poi accordarsi con MySQL per il pagamento dei danni economici e ritirare il prodotto dal mercato)

Storage Engine prodotti da terze parti

Esistono anche storage engine prodotti da terze parti. Eccone alcuni:

  • PrimeBase XT Engine – Motore transazionale progettato per applicazioni web ad alta concorrenza
  • solidDB – Motore transazionale
  • RitmarkFS – Permette di accedere al filesystem in lettura e in scrittura tramite comandi SQL, supporta anche la replica del filesystem
  • Distributed Data Engine – Motore per dati distribuiti, per gestire meglio il carico di lavoro
  • mdbtools – Permette di leggere e scrivere un file .mdb (Access)

Una volta esisteva il tipo Gemini, sviluppato dalla NuSphere. Poiché però il suo codice non è mai stato rilasciato, MySQL ha intentato una causa legale, in seguito alla quale lo sviluppo e il supporto per Gemini sono cessati.

Compatibilità

MySQL, essendo scritto in linguaggio C e C++, è disponibile su molti differenti sistemi operativi tra cui AIX, AmigaOS, BSDi, Digital Unix, FreeBSD, HP-UX, GNU/Linux, Mac OS X, NetBSD, Novell NetWare, OpenBSD, OS/2 Warp, SGI IRIX, Solaris, SunOS, SCO OpenServer, SCO UnixWare, SGI Irix, Tru64, Windows 95, Windows 98, Windows NT, Windows 2000, Windows XP, Windows 2003, Windows Server 2008, Windows Server 2008 R2, Windows Vista, Windows 7, Windows 8.

Le piattaforme di riferimento sono Linux e Solaris. La documentazione di MySQL offre comunque un aiuto per chi avesse bisogno di provare a compilare il software su qualsiasi sistema operativo discretamente diffuso.

MySQL utilizza anche i tool automake, autoconf e libtools per aumentare la compatibilità.

Le tabelle di tipo BDB funzioneranno solo sui seguenti sistemi operativi: GNU/Linux 2.x Intel, Solaris (SPARC and x86), FreeBSD 4.x/5.x (x86, sparc64), AIX 4.3.x, SCO OpenServer, SCO UnixWare 7.1.x

Sono disponibili dei driver per i linguaggi C, C++, C#, Eiffel, Java, Perl, PHP, Python, Ruby, Tcl e per le piattaforme Mono e .Net.

Infine, il linguaggio SQL di MySQL comprende numerose estensioni che sono tipiche di altri DBMS, quali PostgreSQL, Oracle e Sybase. In questo modo le query non standard scritte per altri DBMS in alcuni casi funzioneranno senza problemi.

Fork

MySQL non è mai stato realmente aperto ai contributi dei volontari esterni, i quali devono aspettare mesi o anni (generalmente invano) nella speranza di poter vedere pubblicati i loro seppur minimi bug fix. Ora che MySQL è stata acquistata da Sun (a sua volta acquisita da Oracle) sembra che l’edizione Community abbia sempre meno importanza, in favore di quella enterprise.

Dall’insofferenza di alcuni utenti, perfino di molti lavoratori di MySQL, verso questi problemi, nascono i fork di MySQL.

Drizzle

Nato da Brian Aker tra l’aprile e il maggio del 2008, questo fork è un DBMS incredibilmente leggero. Partendo da MySQL 6, alcuni sviluppatori hanno eliminato la maggior parte delle sue funzioni, mantenendo il cuore, ripulendolo e modificando la sua architettura. L’idea è quella di creare un microkernel con numerose interfacce che può utilizzare per caricare funzionalità esterne. Pare che durante il processo di pulizia il codice sia arrivato a dimensioni inferiori ai 200 KB. Le funzionalità eliminate sono moltissime: stored procedure, viste, trigger, prepared statement, cache, MyISAM. Tutte queste potrebbero essere reimplementate sotto forma di plugin, senza appesantire inutilmente (enormemente…) tutti gli utenti che non le utilizzano. Perché, nonostante queste caratteristiche siano insostituibili in particolari situazioni, ognuna di esse è completamente inutile per la quasi totalità degli utenti di MySQL.

Si vedano:

MariaDB

Questo fork[3] è stato creato da Monty Widenius nel 2009 dopo la sua fuoriuscita dalla Sun Microsystems, dovuta in parte a problemi con questa società e in parte all’acquisizione della stessa da parte della concorrente Oracle. Quest’ultima motivazione ha portato molti dei principali sviluppatori di MySQL a seguire Widenius nel Monty Program, la nuova società da lui avviata per supportare il fork.

Come suggerisce il nome, MariaDB si focalizza principalmente sullo sviluppo dello Storage Engine Aria (il cui vecchio nome era Maria, dedicato alla terza figlia di Widenius), una sorta di evoluzione di MyISAM. Sono stati inclusi anche Storage Engine e altre patch realizzati da terze parti, in particolare quelli distribuiti con OurDelta. Inoltre altre migliorie al server sono state create appositamente, alcune evoluzioni sviluppate per MySQL sono state importate nel fork e alcuni bug presenti nel programma originale sono stati corretti.

Percona Server

Percona Server with ExtraDB, o semplicemente Percona Server, è un fork sviluppato da Percona che contiene, oltre allo Storage Engine XtraDB (fork di InnoDB) diverse patch sviluppate principalmente dalla stessa società.

OurDelta

Si tratta di una distribuzione sviluppata da Open Query. Il ramo 5.0 (prima versione del programma) si basa sul codice di MySQL 5.0, mentre il ramo 5.1 si basa su MariaDB 5.1. OurDelta applica diverse patch sviluppate da terze parti e crea pacchetti per le distribuzioni GNU/Linux Debian, Ubuntu, Red Hat e CentOS.

Proven Scaling

Ne parla nel luglio del 2008 sul blog delle performance di MySQL Peter Zaitsev, ma esisteva già. Il fork nasce dalla constatazione che MySQL Community Edition è quasi defunto: annunci ufficiali prospettano solo due release annuali più qualche security fix che non potrà essere considerato una vera e propria versione. Dunque, un utente dovrebbe utilizzare MySQL Enterprise Edition, oppure rassegnarsi ad utilizzare prodotti sempre un po’ vecchi, superati e con molti bug che sono già stati individuati o risolti da mesi. Proven Scaling però si ingegna, scarica l’edizione enterprise, vi aggiunge vari plugin del caso che provengono dalla comunità del software libero e ne fa un plugin. Il repository contiene le versioni (anche datate) per tutti i sistemi operativi supportati da MySQL.

Note

  1. ^ (EN) Sun Microsystems Announces Agreement to Acquire MYSQL
  2. ^ (EN) Oracle Completes Acquisition of Sun. Yahoo Finance, 27 gennaio 2010. URL consultato il 04 febbraio 2010.
  3. ^ (EN) intervista a Widenius riguardo a Mysql ed al recente fork da lui creato: MariaDB

Voci correlate